Commentario abbreviato:Romani 6:2321 Versetti 21-23 Il piacere e il profitto del peccato non meritano di essere chiamati frutti. I peccatori non fanno altro che arare l'iniquità, seminare vanità e raccogliere lo stesso. La vergogna è entrata nel mondo con il peccato e ne è ancora l'effetto certo. La fine del peccato è la morte. Anche se la strada può sembrare piacevole e invitante, alla fine sarà amara. Da questa condanna il credente è liberato, quando si libera dal peccato. Se il frutto è verso la santità, se c'è un principio attivo di grazia vera e crescente, la fine sarà la vita eterna; una fine molto felice! Anche se la strada è in salita, anche se è stretta, spinosa e irta di insidie, alla fine è sicura la vita eterna. Il dono di Dio è la vita eterna. E questo dono avviene attraverso Gesù Cristo, nostro Signore. Cristo l'ha acquistata, l'ha preparata, ci prepara per essa, ci preserva per essa; egli è il Tutto in tutti nella nostra salvezza. Riferimenti incrociati:Romani 6:23Rom 5:12; Ge 2:17; 3:19; Is 3:11; Ez 18:4,20; 1Co 6:9,10; Ga 3:10; 6:7,8; Giac 1:15; Ap 21:8 Dimensione testo: |